“L’impennata dei contagi che ha tagliato le vacanze e le uscite fuori casa nel periodo delle feste ha toccato anche gli agriturismi reggiani andando a ridurre il recupero che si era verificato rispetto al 2020 ma non mantenendo i buoni risultati estivi.” È quanto afferma il presidente di Terranostra Coldiretti Reggio Emilia, Raffaello Landini, nel tracciare un primo bilancio dell’attività degli agriturismi in quest’ultimo periodo festivo.
Secondo un’elaborazione di Coldiretti Campagna Amica, infatti, la spesa degli italiani in bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi risulta nel 2021 pari a circa 60 miliardi di euro, in calo di oltre 20 miliardi rispetto a prima della pandemia nel 2019 anche se in aumento rispetto allo scorso anno, con una situazione di difficoltà del settore che si trasferisce a cascata anche sulle aziende agricole fornitrici di prodotti alimentari.
“Solo il 14% dei cittadini, sulla base delle rilevazioni di Terranostra, si stima abbiano festeggiato il Capodanno fuori casa – sottolinea Landini. A questo si aggiunge il problema delle disdette last minute, sia negli alloggi che a tavola, con percentuali che hanno superato anche il 40%. Gli agriturismi sono spesso situati in zone isolate della montagna o della campagna, in strutture familiari con un numero contenuto di posti e con ampi spazi all’aperto. Forse – conclude Landini - sono luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.”
La situazione di difficoltà non coinvolge solo le realtà della ristorazione – sottolinea Coldiretti Reggio Emilia – ma si fa sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare, con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla carne, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano, nel consumo fuori casa, un importante mercato di sbocco.
Il risultato è che sono mancati acquisti in cibi e bevande da parte della ristorazione per un valore di circa 5 miliardi rispetto a prima della pandemia che – conclude la Coldiretti – colpiscono ben 740mila aziende agricole e 70mila industrie alimentari presenti nella filiera agroalimentare.
