2 Aprile 2019
Piano lupo, passo avanti ma occorre garantire rapidità e certezza degli indennizzi anche per i danni indiretti

Salviamo le migliaia di pecore e capre sbranate, nonché le mucche sgozzate lungo tutta la Penisola dove la presenza si è moltiplicata negli ultimi anni con stragi negli allevamenti. È quanto afferma Coldiretti Ravenna in riferimento al Piano Lupo presentato dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che rappresenta un passo in avanti per cercare di ripristinare una situazione di equilibrio. Serve la stessa responsabilità nella difesa degli allevamenti e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Non si possono lasciar morire pecore e vitelli e costringere alla fuga tantissime famiglie che da generazioni popolano colline e montagne, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane.
Ecco, allora, che diviene prioritario affiancare al Piano Lupo l’apertura di canali rapidi ed efficaci per garantire giusti indennizzi alle aziende che subiscono danni dai frequenti attacchi. “I risarcimenti – afferma Nicola Grementieri, responsabile Coldiretti per il Comprensorio dell’alta collina faentina – devono essere certi, arrivare con rapidità, senza intoppi e complicazioni burocratiche e soprattutto coprire anche i danni indiretti”. I risarcimenti, infatti, attualmente non tengono conto delle ingenti perdite dovute alla riduzione di produzione (latte, carne, aborti) conseguenti agli attacchi dei predatori, ma si limitano a coprire, quando va bene, solamente il valore del capo ritrovato sbranato.
“Tutti questi lacci e lacciuoli burocratici – afferma Grementieri – non solo spesso scoraggiano gli allevatori che hanno subito attacchi dal denunciarli, ma mettono a repentaglio in molte aree l’attività di allevamento”. I numeri relativi al biennio 2017-2018 sono eloquenti: in totale gli attacchi segnalati e poi certificati dall’Ausl sono stati 8, equamente divisi tra le due annualità, tutti nei territori di Casola Valsenio, Riolo Terme e Brisighella: “Ebbene – commenta Grementieri – di questi casi, che sappiamo essere solo una minima parte di quelli realmente avvenuti, ad oggi solo 2, relativi al 2017, sono stati risarciti dalla Regione”.
Ci aspettiamo – conclude Coldiretti Ravenna – un impegno concreto per tutelare un bene comune con un sostegno pubblico a sistemi di difesa appropriati e un adeguato rimborso dei danni, con procedure amministrative semplificate e rapide, problema ancora insoluto non solo per i danni da lupo, ma anche più in generale per la fauna selvatica che, peraltro, è il caso sia degli ungulati che dei lupi, sta scendendo sempre più a valle, diventando prima di tutto un problema di sicurezza sociale”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi